Cos’è il Parapendio – F.A.Q

Che cosa è il Parapendio? Che differenza c’è tra Parapendio e Paracadute?

Derivato dal paracadute, il parapendio non è concepito per la discesa verticale, ma per volare, planare e anche veleggiare, sfruttando le correnti di aria calda e il vento che sale lungo i pendii delle montagne.

 

Seduto comodo nella selletta, a cui sono collegate le due bretelle del parapendio, il pilota traziona apposite maniglie, dette freni, per direzionare la macchina volante a suo piacimento… sopra fitti boschi, verdi radure, azzurri laghetti montani.

 

Composto da materiali super tecnologici ad alta resistenza derivati dal nylon, il parapendio può volare per ore e per distanze incredibili, anche se la sua velocità massima difficilmente supera i 50 km/h.

Per volare non occorre molto.

 

Serve avere voglia di imparare, amare la natura, e un po’ di pazienza.

 

La documentazione da presentare prevede un certificato medico specifico per il volo rilasciato da un medico sportivo, il nulla osta della questura di residenza la fotocopia di un documento e fortemente consigliata l’assicurazione per infortuni personali. (vedi la documentazione necessaria nella sezione del sito dedicata).

 

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Informazioni

Chiunque può volare in Parapendio? A qualsiasi età?

l volo libero in Parapendio è uno sport praticato indistintamente da donne e uomini che non richiede particolari doti atletiche: basta una semplice corsa ed è il mezzo stesso che solleva dolcemente il pilota in aria. L’età minima per volare è 16 anni, ovviamente con l’autorizzazione dei genitori del minorenne o di chi ne fa le veci. Non esiste invece un’età massima di volare, chi se la sente può provare a qualsiasi età.

Imparare a volare è più facile di quanto si possa immaginare: nel giro di poche lezioni si vola da soli. È anche semplice progredire, infatti in pochi mesi si riesce già a rimanere in volo per ore, coprendo significative distanze. Non bisogna però inquadrare il Parapendio come uno sport alla portata di tutti poiché richiede  concentrazione e capacità di programmazione, oltre alle capacità tecniche e a buone conoscenze teoriche di aerodinamica e meteorologia. Per volare in Parapendio in modo corretto e sicuro è necessario studiare e fare molta pratica, senza far passare periodi troppo lunghi tra un volo e l’altro, aspetto quest’ultimo a cui noi di Aero Club Lombardia teniamo particolarmente, coinvolgendo molto spesso i nostri allievi (ex e attuali) in voli di gruppo con piloti esperti nell’ottica di un perfezionamento continuo della propria tecnica di volo .

Per volare non occorre molto. Serve avere voglia di imparare, amare la natura, e un po’ di pazienza.

La documentazione da presentare prevede un certificato medico specifico per il volo rilasciato da un medico sportivo, il nulla osta della questura di residenza la fotocopia di un documento e fortemente consigliata l’assicurazione per infortuni personali. (vedi la documentazione necessaria nella sezione del sito dedicata).

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Posso volare in Parapendio se soffro di vertigini?

Volando in Parapendio non si può soffrire di vertigini poiché volando non si guarda verso il basso ma in avanti verso la direzione che si stabilisce di prendere. Sia decollo che atterraggio avvengono in maniera molto soft, non ci sono salti, colpi o sensazioni di vuoto. Per partire si fa una corsetta e dopo pochi metri ci si trova a sgambettare per aria, anche il ritorno a terra è molto dolce.

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Il Parapendio come fa a “stare su”?

Le ali volano perché hanno un profilo alare che si sostenta da solo nel movimento. Se soffio sopra un foglio cosa succede? Provate! Il foglio sale. ll parapendio funziona allo stesso modo: non ha motore e sfrutta il proprio peso per avanzare e creare così la portanza che lo sostiene, come un qualsiasi aereo. E’ il peso il motore del parapendio. C’è una forza che tira verso il basso (il peso) una verso l’alto (il vento) che producono una traiettoria verso il terreno più o meno inclinata a seconda dell’efficienza del mezzo.

Volando a 1000 mt di altezza a 30 km/h si percorrono circa 8 km in avanti. Per salire bisogna incontrare aria calda che sale (ascendenza o tecnicamente “termica”), più alto sei più strada percorri. Poi si ci dirige verso un’altra montagna per cercare un’altra termica e si risale; i piloti esperti percorrono in tal modo centinaia di chilometri.

Altra cosa fondamentale: I vuoti d’aria non esistono, c’è semplicemente aria che sale ed aria che scende. La mattina e la sera quando l’aria è calma i voli lo sono altrettanto.

Il volo dunque non è sbattere le ali, il volo è un Salire e scendere ed il sole ed il vento sono il motore di tutto.

Come si vola in Parapendio?

Qualcuno immagina il volo libero come uno dei cosiddetti sport estremi. Lo si confonde con il paracadutismo e altro ancora; invece con il deltaplano o il parapendio non ci si “butta”, ma si decolla con breve corsa lungo un leggero pendio per poi planare in atterraggio. Meglio ancora si vola sfruttando le correnti ascensionali (dette termiche) per guadagnare quota e con essa una maggiore distanza da percorrere. In estrema sintesi, mentre il paracadute serve a riportare a terra senza danni il pilota dopo la caduta libera, il parapendio invece è concepito per veleggiare il più a lungo e più lontano possibile.

Volo libero significa ebbrezza di staccare i piedi da terra e allontanarsi dolcemente in aria, salire in cielo, sentire il vento sul viso, sospesi e totalmente immersi nella natura come nessun altro mezzo aviatorio può fare. Una volta in volo ci si culla nella grandezza e nel silenzio maestoso dell’azzurro, con il mondo intero sotto i piedi.

Al campo scuola si impara a conoscere l’attrezzatura e a decollare

La vela è inerte nel terreno, con la trazione l’aria entra nei cassoni, la vela sala e diventa un’ala.

Con la velocità il vento comincia a contornare il profilo dell’ala e si crea “la portanza”, che permette al mezzo di volare. A questo punto bisogna imparare a controllare l’ala, che non deve stare né dietro, né di lato né davanti e ci vuole un po’ di allenamento per acquisire la giusta sensibilità per controllarla.

È pericoloso volare in parapendio?

Il Parapendio subisce molte prove di omologazione in volo. Ogni cordino tiene 150 kg (ce ne sono 30 nel Parapendio!) La vela è collaudata a 600 kg, il biposto a 1200 kg.

Il problema non è nel Parapendio che ha una auto-stabilità intrinseca: il problema è nelle scelte del pilota

Se il pilota vola attaccato alla roccia non hai margine, al minimo errore puoi davvero farti male, il buon senso è doveroso.

Il parapendio inoltre ha un vantaggio incredibile rispetto agli altri mezzi che hanno una massa, come il deltaplano. Durante la Scuola di volo, se sbaglio qualcosa l’istruttore dice “STOP!!!”, si tirano giù i freni ed il parapendio si ferma facilmente. Inoltre durante i voli da solista si è costantemente controllati via radio dall’istruttore che fornisce le indicazioni necessarie per un volo sereno in totale sicurezza.

Detto questo, è innegabile che chi non conosce il volo libero spesso riesce solo a vederne l’aspetto della paura e del pericolo.

Forse tutto dipende da come lo si affronta:

noi vi proponiamo di affrontarlo come un gioco, ovviamente rispettandone le regole perché possa essere un’esperienza positiva e soprattutto sicura.

Il vero rischio dunque sta nel pilota che può decidere di fare un volo tranquillo, proporzionato alle proprie capacità, al mezzo che ha e alle condizioni meteo, oppure decidere di andare in volo sotto un temporale o decidere di effettuare pericolose acrobazie.

L’importante, come in tutte le cose della vita, è andare per gradi, non voler strafare e non ritenersi mai “bravi” ma continuare ad imparare, anche dopo aver conseguito il brevetto

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Come puoi capire se il Parapendio è adatto a te in totale sicurezza?

Per avvicinarsi al volo libero in Parapendio in modo sicuro e divertente basta una visita alla scuola e sito di volo. L’istruttore potrà portarvi in aria su un parapendio biposto, cioè un’ala di grandi dimensioni adatta a sopportare i pesi di pilota e passeggero. Non è necessariamente un prologo all’iscrizione al corso: alcuni si accontentano di provare di tanto in tanto, istruttore ai comandi e a loro il panorama.

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Come si impara a volare in Parapendio?

Le scuole specializzate, con lezioni pratiche e teoriche, preparano gli allievi in modo veloce e professionale per conseguire un Attestato Idoneità Volo da Diporto e Sportivo, obbligatorio per legge, comunemente detto “brevetto”. Questo è in pratica il “passaporto” per visitare il cielo senza del quale è proibito volare. La formazione professionale degli istruttori avviene tramite corsi ed esami approfonditi sotto l’egida della FIVL (Federazione Italiana Volo Libero) che ne garantiscono la totale affidabilità e competenza. Il rilascio del brevetto avviene da parte di AeCI (Aero Club d’Italia), ente in tal senso preposto dalla vigente legislazione.

Per diventare un bravo pilota occorre affrontare un punto molto delicato: la scelta della scuola di volo.

Assolutamente indispensabile che questa sia riconosciuta da AeCI (Aero Club Italia) e che sia gestita da istruttori qualificati. Si può avere riscontro di quanto proposto dalla scuola informandosi presso piloti locali e ex allievi ma la cosa migliore è sempre visitare le scuole personalmente perché è molto importante conoscere gli istruttori.

Inoltre per una scelta consapevole è necessario tener conto dei programmi d’insegnamento pratici e teorici, della vicinanza alla sede della scuola e ai campi di volo, della disponibilità a impegnare per qualche mese il proprio tempo libero, soprattutto nei fine settimana.

A volte c’è chi riesce a prendere la decisione di iscriversi ad un corso di deltaplano o di parapendio solo in momenti particolarmente impegnativi della propria vita, quasi fosse uno “sfogo”, e non la realizzazione di un desiderio.

Noi di Aero club Lombardia sappiamo che VOLARE è il sogno dell’uomo, libertà, contatto con la natura nella sua forma più eterea e pura che è il cielo, ed è uno Sport altamente formativo: Volare migliora il carattere e la stima di sé perché devi continuamente prendere decisioni e verificarle, è sincerità perché quando voli non puoi mentire, è porsi un obiettivo e impegnarsi per raggiungerlo, è in fondo, intelligenza e poesia….

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Per diventare bravi piloti è necessario praticare questo sport, frequentare gli altri piloti. Dopo il brevetto non si può dire infatti di saper volare….è necessario unirsi ad altri piloti iscrivendosi ad un Club, (scopri i nostri club “Le Poiane d’Oltrepo” e “Volo Libero Bergamo” praticando lo sport frequentemente ed in compagnia per poter davvero affermare di saper volare in Parapendio. Inoltre sarà importante “rinfrescare” periodicamente le proprie nozioni sul volo, in particolare se si è in possesso del brevetto per il trasporto di passeggeri in biposto.

Scopri i nostri Corsi di Perfezionamento nella sezione DOPO IL BREVETTO

Dove, quanto e come si vola?

La decisione di dove andare a volare è condizionata da intensità e direzione del vento.

L’intensità del vento deve essere compresa tra 0 e 25 km/h e il vento deve venire dalla valle verso la montagna: dobbiamo in pratica decollare con vento frontale, in controvento. Nelle nostre zone se il vento viene da est andiamo a volare a Borgo Priolo, se viene da ovest voliamo a Cà del Monte. Abbiamo segnalatori di vento detti sint wind che ci dicono che vento c’è nei vari siti a nostra disposizione ubicati a Bergamo, Pavia, Ivrea. Abbiamo decolli a nord, ad est e a sud quindi riusciamo, cambiando i decolli, a volare anche quando il vento viene da NORD cosa impossibile per i decolli posti sulla Pedemontana e le Prealpi rivolte a sud, sud est e sud ovest.

Per volare il Parapendio deve scendere e ha perciò bisogno di partire da una montagna.

 

Ormai tutte le località montane hanno almeno un decollo e un atterraggio collaudati.

Prenota un volo biposto o richiedi una prova di volo se hai già deciso di imparare a volare.

Quanto si va in altezza e in distanza?

Quota e distanza sono influenzate dall’intensità del vento e dalle condizioni meteo. Le quote medie raggiungibili sulle nostre Alpi sono 2500 – 3500 mt., ricordandosi di rispettare la normativa vigente per evitare spiacevoli incontri con aerei di linea in volo! Riguardo la distanza, il volo del pilota medio può ormai arrivare facilmente ai 40/50 km.

l’attuale record mondiale in parapendio supera i 500 km, la distanza massima coperta in volo è superiore ai 300 km. Le quote massime toccate sono superiori ai 4000 metri, superati i quali si inizia ad avere problemi di ossigenazione e sono indispensabili attrezzature specifiche.

Quanto dura un volo?

Un volo di un pilota professionista può durare anche 5/7 ore, dipende dalle condizioni meterologiche e dalla bravura del pilota mentre un volo in assenza di termiche con un dislivello di 1000 m, dura circa 15 minuti.

Quanto costa volare?

Un corso completo di parapendio, fino al superamento degli esami dell’AeroClub d’Italia e il conseguente rilascio dell’attestato di pilota, costa intorno ai 1600 euro compreso il costo dell’assicurazione per danni personali. In Aero Club Lombardia proponiamo agli allievi di iniziare il corso sostenendo parte della spesa (€ 450,00 totali compresa assicurazione) fornendo tutta l’attrezzatura necessaria per la prima parte del corso. Solo successivamente, quando gli allievi decidono se proseguire il percorso per conseguire il brevetto e diventare piloti, si deve considerare l’acquisto dell’attrezzatura (vela, imbrago, casco, paracadute di emergenza, radio). La Scuola fornisce direttamente   l’attrezzatura nuova ed usata, su misura e adatta alle caratteristiche del singolo, tenendo in massima considerazione la qualità e la sicurezza.

 

Circa il costo dell’attrezzatura  un parapendio da scuola nuovo costa da 2500 a 3200 euro, un imbrago circa 650/900 euro, il paracadute d’emergenza 600 euro, il casco omologato per il volo 150 euro. Per prendere il brevetto è necessario preventivare una spesa di circa € 3800 – 4000,00 per l’attrezzatura completa. Acquistando materiale usato in buono stato e garantito si può arrivare a spendere circa la metà ma sarà necessario procedere all’acquisto solo dopo aver ascoltato il parere del proprio istruttore di fiducia. Graziano Maffi è sempre disponibile in tal senso per i propri allievi con i quali tratterà ampiamente il tema dell’attrezzatura durante il corso base.

Attenzione: diffidare da offerte  molto convenienti di usato presenti sul mercato. Per un consiglio sull’attrezzatura di volo adatta alle proprie caratteristiche fisiche e alla propria abilità, rivolgersi sempre al proprio istruttore.

Quando è nato il Parapendio?

Il parapendio è il più semplice mezzo volante inventato dall’uomo la cu storia è relativamente recente: Laurent de Kalbermatten inventò nel 1985 il Randonneuse, il primo parapendio concepito specificamente per il volo. Era un mezzo più efficiente, più facile da gonfiare e dalle maggiori prestazioni dei paracadute di allora.

Il primo campionato del mondo di parapendio si tenne nel 1987 a Verbier, anche se si considera come prima edizione quella del 1989 di Kössen, mentre il primo campionato del mondo di acrobazia si è tenuto nell’agosto del 2006 a Villeneuve.

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